Conoscenze pratiche Trotec: Suggerimenti per un clima interno migliore 3/7 – Come evitare l’aria secca nelle stanze e ridurre il rischio di contagi da coronavirus

Nelle ultime settimane, l’inverno ci ha fatto sentire ancora una volta cosa significa veramente “freddo”. Molte persone a casa hanno ruotato completamente i pulsanti del riscaldamento verso sinistra e ora soffrono degli effetti dell’aria secca del riscaldamento. Essa infatti secca le mucose, riduce la loro funzione di pulizia e genera l’habitat ideale per i virus. Con conseguenze sgradevoli come naso secco e occhi irritati ma anche tosse, naso che cola e mal di gola. Poiché il basso livello di umidità dell’aria aumenta anche la persistenza degli aerosol infettivi di coronavirus nell’aria interna, sono molti i fattori che portano a migliorare in futuro l’umidificazione dell’aria.

Medici e biologi continuano a ripeterci quanto la difesa immunitaria delle mucose dipende dall’umidità dell’ambiente. La riduzione dell’umidità dell’aria rallenta il trasporto verso l’esterno di microorganismi e virus presenti nelle mucose poiché le rispettive ciglia vibratili si seccano e non possono più svolgere la loro funzione di depurazione. Pertanto, gli esperti consigliano di mantenere negli ambienti residenziali e di lavoro un intervallo ideale di umidità relativa dell’aria compreso tra il 50 e il 60 percento. Ai primi segni che l’aria della stanza è troppo secca, bisognerebbe provvedere a misurare l’umidità ambientale. Lo strumento di misurazione utilizzato a tale scopo è il cosiddetto termoigrometro per interni, come quello offerto da Trotec nel conveniente e preciso modello BZ05. Al più tardi quando il termoigrometro mostra costantemente un valore di umidità inferiore al 40 percento, è necessario agire per ripristinare nuovamente un livello di umidità normale nella stanza.

L’umidità dell’aria del 50 % riduce il rischio di contagio da coronavirus

Sapevate che un’umidità adeguata nella stanza aiuta a evitare di contrarre il coronavirus tramite aerosol? Studi scientifici dimostrano che quando l’umidità relativa dell’aria nella stanza è inferiore al 40 percento, gli aerosol di coronavirus emessi dalle persone infette assorbono meno acqua. In questo modo, queste particelle rimangono più leggere e possono continuare a fluttuare nell’aria della stanza. Di conseguenza, più ampio è il raggio degli aerosol infetti emessi, maggiore è il rischio di contagio per le persone sane nella stanza. Vice versa: se l’umidità dell’aria è corretta, gli aerosol assorbono l’umidità molto rapidamente, diventano più pesanti e quindi cadono a terra più velocemente.

Qual è il modo migliore per umidificare l’aria secca?

Dalle piante da interno alle ciotole di acqua fino agli umidificatori automatici, che, a seconda del modello, evaporano, nebulizzano o vaporizzano, esistono numerose opzioni per ripristinare nuovamente il valore di umidità ambientale ottimale dal 50 al 60 percento. Ad ogni modo, bisogna anche prestare attenzione a non diffondere germi nocivi nell’ambiente abitativo o di lavoro con l’aria umida.

  • La soluzione più semplice: le ciotole di acqua
    Posizionare le ciotole di acqua vicino al riscaldamento o appendere umidificatori pieni d’acqua sul radiatore. La capacità di umidificazione di questi piccoli recipienti tuttavia non è particolarmente elevata e l’effetto di conseguenza è ridotto. Inoltre occorre accertarsi di pulire regolarmente i recipienti; l’acqua calda infatti rappresenta un terreno fertile ideale per la formazione di germi. Solitamente non passano nell’aria ma sono comunque antigenici.
  • La soluzione naturale: le piante da interni
    Scegliete le piante da interni corrette: bastano tre grandi piante per portare l’umidità di una stanza di 30 metri quadri a un valore ideale. Il papiro è particolarmente adatto a questo scopo: una pianta alta 1,5 metri fa evaporare fino a due litri di acqua al giorno. Anche il giglio verde, il tiglio da camera o il cipero sono particolarmente adatti per aumentare il livello di umidità.
  • La soluzione più comoda: gli umidificatori
    Preferite una soluzione più comoda tramite degli umidificatori elettrici? In questo caso la scelta spazia tra nebulizzatori, vaporizzatori, evaporatori e purificatori d’aria. Scegliete l’apparecchio con cura e fate particolare attenzione alla predisposizione alla formazione di germi e al consumo energetico. Vi spieghiamo le differenze più importanti tra i singoli tipi di dispositivi: Gli umidificatori ad ultrasuoni producono una nebbia ultrafine direttamente dall’acqua, motivo per cui sono spesso chiamati anche nebulizzatori. (In contrasto con questa tecnologia esistono, tra l’altro, evaporatori a freddo o umidificatori rotanti, nei quali l’aria interna asciutta viene soffiata attraverso un tessuto filtrante arricchito con acqua per l’umidificazione.) Nebulizzatori come B 1 E, B 5 E oppure B 6 E atomizzano l’acqua in goccioline molto piccole. Il loro svantaggio: allo stesso tempo, diffondono spesso batteri respirabili nella stanza. Gli umidificatori a vapore invece riscaldano l’acqua secondo il principio degli scaldacqua a immersione oppure tramite elettroni, fino alla sua evaporazione. In confronto consumano molta energia e implicano il rischio di un’eccessiva umidificazione. Con i vaporizzatori è necessario stare attenti a non scottarsi con il vapore caldo generato. Gli evaporatori, come l’umidificatore B 400, B 24 E oppure B 25 E di Trotec, rilasciano umidità tramite panni filtranti o piastrine sulle quali l’acqua evapora da un’ampia superficie. I germi restano all’interno dell’apparecchio. Un vantaggio di questi apparecchi è il basso consumo energetico e l’eccessiva umidificazione non è un pericolo da temere. I purificatori d’aria, come ad esempio l’AW 10 S e l’AW 20 S con filtro HEPA di Trotec, umidificano l’aria secondo il metodo dell’evaporazione a freddo. Entrambi i dispositivi purificano l’aria a regola d’arte filtrando al contempo peli di animali, polvere domestica, pollini e odori sgradevoli.

Con i dispositivi a marchio Trotec, puoi controllare l’umidità in qualsiasi momento

Gli umidificatori Trotec controllati tramite igrostato della serie B e i purificatori d’aria della serie AW-S garantiscono una perfetta regolazione dell’umidità e aria purificata. Questi apparecchi si adattano perfettamente a ogni ambiente abitativo o lavorativo grazie al loro design senza tempo, richiedono una manutenzione ridotta e sono convenienti. I principali criteri che guidano alla scelta del dispositivo adatto sono le dimensioni del locale e la capacità di umidificazione.

  • L’umidificatore B 400 unisce una capacità di evaporazione elevata ad un funzionamento continuo a risparmio energetico. La regolazione del livello di umidità tramite igrostato è completata da un panno di evaporazione rotante che in più depura l’aria. Questo dispositivo si distingue inoltre per un funzionamento silenzioso e un consumo ridotto.
  • Gli umidificatori B 24 E e B 25 E dalla struttura identica sono la scelta ideale se cercate un dettaglio di spicco con un design particolare da impiegare in locali piccoli fino a 24 m². Entrambi gli apparecchi lavorano con un filtro a nido d’ape. tramite il quale l’aria secca viene aspirata e allo stesso tempo arricchita di umidità; infine viene rilasciata nuovamente nell’ambiente sotto forma di aria umida tramite quattro livelli di ventilazione selezionabili.
  • Il purificatore d’aria AW 10 S è il dispositivo comfort 3 in 1 per l’umidificazione e la depurazione dell’aria. Il purificatore d’aria depura e umidifica l’aria ambiente senza l’uso di panni filtranti. Grazie alla funzione al plasma integrata, inoltre, l’airwasher cattura pollini, peli di animali, polvere domestica e odori sgradevoli. Caratterizzato da una manutenzione ridotta, il dispositivo può essere aperto con estrema facilità per il rabbocco e la pulizia.
  • Il purificatore d’aria AW 20 S come dispositivo comfort 3 in 1 con sensore combinato e filtro HEPA, offre in ogni momento una qualità ottimale dell’umidità interna. Per di più è ideale per chi soffre di allergie: grazie al filtro HEPA attivabile, l’aria non viene solamente liberata da polvere domestica, pollini o peli di animali, questo purificatore d’aria filtra in modo affidabile anche le più piccole particelle di sporco come polveri sottili, allergeni o spore di muffa.

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Conoscenze pratiche Trotec, Suggerimenti per un clima interno migliore

1/7 Vietate a virus, allergeni e polveri sottili di entrare in casa vostra

2/7 Ecco come arieggiare le stanze in modo corretto e sostenibile

3/7 Come evitare l’aria secca nelle stanze e ridurre il rischio di contagi da coronavirus

4/7 Come eliminare un’eccessiva umidità ambientale

5/7 Come prevenire la formazione di muffe dannose per la salute

6/7 Come eliminare odori forti e sgradevoli nell’aria

7/7 Come migliorare il proprio benessere con le piante da interni

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