Conoscenze pratiche Trotec: Suggerimenti per un clima interno migliore 2/7 – Ecco come arieggiare in modo corretto e sostenibile

Raramente si è parlato così tanto di “arieggiare” come nell’anno passato e in quello in corso. Non c’è da stupirsi, poiché il ricambio dell’aria nelle stanze era ed è ancora considerato un mezzo comprovato per combattere una potenziale carica virale da coronavirus trasmetta attraverso aerosol infettivi. Finora, non esiste alcun dispositivo di misurazione in grado di rilevare la contaminazione dell’aria interna da SARS-CoV-2. Tuttavia, tramite una “via traversa” come la misurazione costante dei valori di CO2, è possibile determinare un intervallo necessario per il ricambio dell’aria. Infatti, più persone si trovano in spazi abitativi, uffici e locali di produzione, nelle scuole e negli asili nido, più aumenta costantemente l’anidride carbonica espirata, fino a generare un allarme di CO2: è ora di aprire le finestre!

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Registratore dati sulla qualità dell’aria CO₂ BZ30 – per il rilevamento prolungato autonomo di concentrazione di anidride carbonica, temperatura ambiente e umidità dell’aria

Ovunque ci sono allarmi di pandemia e infezione: con quale frequenza le aule, le sale d’attesa e le sale riunioni possono, dovrebbero o devono essere ventilate? Ogni 20 minuti circa, si sente consigliare spesso. È davvero sufficiente, però? È una ventilazione eccessiva, insufficiente o corretta? Un po’ di chiarezza la porta il registratore dati sulla qualità dell’aria CO₂ BZ30: avverte infatti in caso di maggiore concentrazione di CO₂ con la sua funzione di allarme. Nel frattempo le scuole, gli uffici e le abitazioni private ricevono l’indicazione di una gestione della ventilazione forse inadeguata con un potenziale aumento dei rischi di infezione.

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