Lo dimostra un nuovo studio della KICT: i depuratori d’aria riducono il rischio di infezione da coronavirus fino al 73 %

Che sia a scuola, al supermercato o al ristorante, il pericolo di infettarsi con il coronavirus è letteralmente nell’aria. Tramite le particelle nocive di aerosol presenti nell’aria ambiente che respiriamo il virus SARS-CoV-2 entra nell’organismo, dove l’agente patogeno Covid-19 si diffonde nelle vie respiratorie. Di recente i ricercatori dell’Università tecnica di Berlino hanno calcolato quanto è alto il rischio di infezione in determinati ambienti e situazioni quotidiane.

Ventilazione, depuratori d’aria o entrambi? Cosa protegge meglio da un’infezione?

I ricercatori del dipartimento per la sicurezza delle infrastrutture nell’Institute of Construction Technology (KICT) sudcoreano hanno da poco presentato un’ulteriore calcolo del rischio di infezione da coronavirus. Gli scienziati hanno esaminato l’efficienza dei depuratori d’aria nella lotta contro il coronavirus in una scuola vicino Seul. I depuratori d’aria ad alte prestazioni come il TAC V+ con filtri HEPA H14 (a norma DIN EN 1822) vengono impiegati a livello globale durante la pandemia di coronavirus per proteggere dalle infezioni trasmesse per via aerea con il virus SARS-CoV-2.

Nell’ambito dello studio sudcoreano sono state rilasciate nell’aria ambiente delle micro-particelle saline simili al virus, di cui successivamente è stata misurata la concentrazione in diversi punti della stanza. Sono stati esaminati e confrontati tra loro la riduzione della concentrazione di aerosol tramite il ricircolo passivo dell’aria dalle finestre e tramite l’impiego di un depuratore d’aria con le finestre chiuse, nonché la combinazione di depuratore d’aria e ricircolo dell’aria dalle finestre.

La combinazione di diverse misure è la più efficace:

  • Secondo i calcoli della KICT, la ventilazione con finestre aperte ha ridotto il rischio di infezione del 55 %.
  • L’uso di un depuratore d’aria mobile con la finestra chiusa allo stesso tempo ha portato a una riduzione simile del rischio di infezione del 50 %.
  • Il risultato migliore l’ha raggiunto la combinazione di ricircolo e depurazione dell’aria con una riduzione del rischio di infezione del 73 %.

I risultati dell’indagine confermano le ricerche del Prof. Dr. Christian Kähler, direttore dell’istituto di fluidodinamica e aerodinamica all’università militare di Monaco. Il professore dell’università di Monaco aveva già esaminato lo scorso anno nel corso di molteplici studi l’efficacia del depuratore d’aria ad alte prestazioni TAC V+ di Trotec. Dopo numerosi test con la tecnologia di misurazione laser più all’avanguardia lo scienziato è arrivato a questa conclusione:

“Se lasciassimo l’impianto sempre in funzione all’interno di una stanza, nessuna persona sarebbe in grado di creare una concentrazione infettiva di aerosol!”

Ora sappiamo che il virus SARS-CoV-2 si trasmette principalmente nell’aria ambiente tramite minuscoli aerosol, invisibili a occhio nudo. I virologi e gli epidemiologi stimano che il numero di infezioni indirette per via aerea sia pari circa all’80 %.

Un aerosol è una miscela gassosa che, in caso di persone infette, contiene particelle virali. Queste minuscole micro-particelle vengono prodotte nei polmoni e rilasciate nell’aria ambiente prevalentemente respirando e parlando. Mentre le goccioline grandi si depositano al suolo, per via del loro peso, nel raggio di circa 1,5 metri (da qui deriva la regola del mantenimento di una distanza di 1,5 m), le leggere particelle di aerosol fluttuano nell’aria ambiente per molte più ore a causa del loro peso ridotto (circa 0,1–0,3 µm), si diffondono attraverso gli impianti di ventilazione e vengono quindi inalate a molti metri di distanza, senza che nessuno se ne accorga.

Depuratori d’aria TAC V+ – raccomandati per una delle migliori protezioni possibili contro il contagio in ambienti chiusi

I depuratori d’aria ad alte prestazioni TAC con filtri HEPA H14 (a norma DIN EN 1822) sono in grado di eliminare in modo affidabile dall’aria ambiente i microscopici aerosol contaminati da virus e di fornire negli ambienti interni aria pura, pulita e filtrata dai virus nonostante le finestre chiuse. In combinazione con le consuete misure igieniche (igiene, distanziamento e mascherine chirurgiche) e le pareti divisorie in vetro acrilico è possibile realizzare un’efficace protezione da infezioni in quasi tutti gli ambienti chiusi.

In una sala attrezzi di massimo 80 m² è dimostrato che il depuratore d’aria ad alte prestazioni TAC V+ dimezza la carica virale trasmessa per via aerea nell’arco di 6 minuti. Nei locali di dimensioni inferiori, il dimezzamento della concentrazione di aerosol avviene già dopo 3 minuti.

I requisiti che i depuratori d’aria adatti devono soddisfare sono già stati definiti dalla scienza:

  1. Il flusso volumetrico del depuratore d’aria deve avere delle dimensioni sufficienti per consentire almeno 6 ricambi d’aria all’ora. Solo così è possibile garantire una riduzione della concentrazione di aerosol nell’ambiente in pochissimi minuti. I depuratori d’aria ad alte prestazioni come quelli della serie TAC V consentono addirittura fino a 16 ricambi d’aria all’ora offrendo così un livello di protezione ancora maggiore, ad esempio per i pazienti a rischio all’interno di studi medici, ospedali o nelle case di cura.

  1. Il filtro impiegato deve essere certificato a norma DIN EN 1822. Solo i filtri HEPA H14 ad alte prestazioni a norma EN 1822 come quelli impiegati sul TAC V+, TAC M e TAC Eco sono in grado di filtrare dall’ambiente anche gli aerosol virali più piccoli (0,1–0,3 µm), e fino al 99,995 %. Questo rende i filtri HEPA H14 già 10 volte più potenti dei filtri HEPA H13 che presentano comunque una buona potenza di filtraggio dai batteri nei locali di grandi dimensioni. Le differenze più significative si hanno però nel cosiddetto ambito MPPS (Most Penetrating Particle Size), quindi nel filtraggio di virus e aerosol. A questo proposito, in tema di “Impiego di filtri HEPA negli impianti di ventilazione centralizzati (decisione 16/2010)” il gruppo di progetto tecniche di laboratorio (ELATEC) dell’Istituto federale tedesco per la sicurezza e l’igiene sul lavoro, consiglia espressamente: “I filtri HEPA devono corrispondere almeno alla classe H14 a norma DIN EN 1822-1”.

  1. Il depuratore d’aria deve essere abbastanza silenzioso, in modo da non disturbare durante il funzionamento. Se il rumore è fastidioso sussiste il pericolo che l’apparecchio venga spento o che non venga adoperato con il flusso volumetrico richiesto. Non ne deriva più quindi un elevato grado di sicurezza contro le infezioni indirette da SARS-CoV-2. Per questo, il depuratore d’aria TAC V+ ad alte prestazioni dispone di una cappa fonoassorbente che lo rende l’apparecchio più silenzioso della sua classe di potenza.

Attualmente i criteri definiti dal Prof. Kähler sono superati solo dal depuratore TAC V+ ad alte prestazioni a impiego mobile. L’apparecchio è sviluppato e prodotto in Germania (Heinsberg) con consegne in tutto il mondo. Una panoramica in costante aggiornamento sul sito dell’azienda su quali ristoranti, enti pubblici, scuole o strutture mediche stanno già utilizzando il depuratore d’aria ad alte prestazioni TAC V+ sottolinea la comprovata efficacia della depurazione d’aria TAC V+.

I depuratori d’aria a impiego mobile della serie TAC sono disponibili in svariati colori e varianti di equipaggiamento a partire da 4.263,90 € nel Trotec-Shop.

Trotec GmbH, Jochem Weingartz

Telefono: +39 045 6200-905, info-it@trotec.com

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